Matteo Beltrame Studio Shiatsu e Trattamenti Olistici
Studio Shiatsu e Trattamenti Olistici

Moxa

La Moxa (erba che brucia) è una tecnica della Medicina Cinese che utilizza foglie essiccate di Artemisia Vulgaris (l’Assenzio cinese) che vengono poi bruciate nei punti codificati dallo Shiatsu.

Nel Neijing (antico trattato di Medicina Cinese – 2650 a.C.) si legge che la moxa è “utile per espellere il freddo e l’umidità dal corpo, riscaldare l’utero, regolare le mestruazioni, facilitare il parto, riscaldare la milza e lo stomaco”.

La Moxa è molto consigliata infatti, nel periodo invernale, soprattutto nelle nostre zone, per rimuovere l’umidità presente nel corpo e come prevenzione per i raffreddori. Grandi effetti si riscontrano soprattutto nelle articolazioni dolenti e infiammate e per sciogliere contratture particolarmente profonde o persistenti.

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LE TECNICHE

Esistono diverse tecniche per l’uso della Moxa, che differiscono dal modo in cui l’Artemisia viene lavorata e da come questa viene utilizzata nel trattamento.

Tecnica del Chicco di Riso

Si utilizza Lana Pura di Moxa giapponese di ottima qualità, con basso calore di combustione e un più rapido raggiungimento della temperatura ottimale. Si forma un piccolo cono di moxa (grande appunto come un chicco di riso) che viene applicato direttamente sulla cute.

Tecnica del Sigaro

Si utilizza un sigaro composto da foglie di artemisia essiccata avvolte da carta di riso, oppure un sigaro composto da artemisia carbonizzata. Questo sigaro acceso viene avvicinato al punto da trattare e tenuto alla distanza di 2-3 centimetri dalla pelle. Personalmente tra i due sigari adotto questa ultima modalità in quanto il trattamento risulta inodore e privo di fumo. Il sigaro ha una combustione uniforme e lenta, non non reattiva per la cute.

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Moxa Indiretta

Si utilizza Lana di Moxa (artemisia essiccata e triturata) con la quale si formano dei coni di qualche centimetro di altezza. Tra la moxa e la cute si interpone del materiale (solitamente una fettina di zenzero, patata o sale grosso) così da non ustionare le pelle.

Tecnica del Drago di Fuoco

Questa particolare tecnica viene utilizzata soprattutto in condizioni che derivano dal freddo e carenze di Yang. In questa tecnica si tratta “Du Mai” (Vaso Governatore), un canale energetico che nasce sotto al coccige, risale la colonna fino al vertice del capo e termina nel mezzo dei due incisivi frontali. Esso regola l’energia Yang di tutto il corpo, ecco perché risulta molto utile da trattare in autunno come prevenzione ai raffreddamenti invernali.
Per questa tecnica si utilizza un trito di zenzero e aglio che viene steso lungo la colonna. Questo impasto, interposto tra la cute e la lana di moxa, oltre a isolare dal calore eccessivo e proteggere la cute dalle scottature, rilascia sostanze antinfiammatorie e immunostimolanti che stimolano le naturali difese dell’organismo.

Moxa Pre Parto

Circa 4 bambini su 100 si presentano al parto in posizione podalica. La moxa viene fatta per stimolare il rivolgimento del feto. Il trattamento viene svolto utilizzando il Sigaro di Moxa, le sessioni durano 20-30 minuti e sono da eseguire tutti i giorni (fino a capovolgimento del feto) a partire dalle 2 settimane precedenti la data presunta del parto. Trattamenti di questo tipo hanno un successo nell’80% dei casi.
La moxa stimola la produzione di ormoni utili alla contrazione dell’utero spingendo il feto a cambiare posizione.

UTILE PER

– riscaldare l’organismo in prevenzione dei rigori dell’inverno
– stimolare le naturali difese dell’organismo
– sciogliere contratture muscolari
– sbloccare le articolazioni
– ribaltare il feto in caso di parto podalico

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